Le auto elettriche di ultima generazione possono essere caricate in corrente continua ed in corrente alternata con varie potenze in funzione dei modelli. La corrente continua è riservata alla carica super-fast e richiede potenze superiori ai 50kW mentre la corrente alternata è usata sia per le colonnine pubbliche che per uso casalingo. In casa non è necessario avere un contatore separato ma, a causa della limitata potenza del contatore, massimo 6kW per le utenze domestiche, bisogna fare attenzione a non sovraccaricare il contatore.
Normalmente i veicoli sostano nel posto auto per diverse ore durante la notte, così è possibile ricaricare lentamente la batteria, impostando una una potenza ridotta (ad esempio 4 kW) sull’auto o sul carica batterie.
Ciò nonostante, il rischio di sovraccarico è sempre incombente in quanto, il carico domestico è variabile.
Lo scatto del contatore nelle ore notturne crea notevoli disagi e va assolutamente evitato.
La velocità di ricarica dipende da vari fattori:
Supponendo di avere un contatore da 6 kW, e di utilizzarne in media 1kW nelle ore notturne per le utenze domestiche, ne rimarrebbero 5kW per la carica della batteria dell’auto. Se l’inverter dell’auto può assorbirli tutti ( normalmente fino a 6 kW.) e se l’auto ha una batteria da 40 kW, la ricarica completa da zero durerà 8 ore. Questo calcolo è solo teorico poiché l’auto non sarà mai completamente scarica.
Un’auto elettrica consuma in media tra i 15 e i 18 kW per 100 km.
Il prezzo a kW é quello della bolletta della luce. Alle tariffe attuali 0,22 Euro a kW per un totale di 3,3 Euro per 100 km.
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